E' passato un po' di tempo dall'ultimo post, ma purtroppo gli impegni, lo studio, la mia Giuli mi tengono sempre occupata e il tempo non basta mai per fare tutto quello che vorrei, ma rieccomi a raccontare la mia lunga storia...
Pian piano la mia pancia cresceva, come cresceva la piccola vita che era dentro di me. Col passare del tempo ho imparato tutti i movimenti che la mia piccola faceva, ricordo benissimo i suoi piedini che ogni tanto spingevano contro le costole, il suo sederino proprio al centro della mia pancia e il suo piccolo testino che guardava verso il basso, nella posizione giusta pronta per nascere. Ricordo che una volta, durante un'interrogazione di latino, in cui ero molto agitata, la mia cucciola aveva iniziato a muoversi facendomi ridere e facendomi diventare rossa davanti a tutti!
Non uscivo molto, in quel periodo odiavo la gente e dava sui nervi! Possibile che appena mettevo piede fuori la gente puntava il suo odioso sguardo verso la mia pancia e poi verso il mio viso! Spesso accompagnavo mia mamma a fare spesa, così non mi annoiavo e mi passava il tempo; però mi irritavo molto quando notavo quegli sguardi così neutri, a volte sembravano dispiaciuti, come se pensassero "povera ragazzina cosa le è capitato", altre volte sembravano severi, "così giovane, ingenua e immatura a crescere un figlio, roba di altro mondo!", altre volte invece si mettevano a chiamare all'attenzione l'amica o la figlia e scommetto che mi usarono come esempio, "vedi cosa capita ad essere irresponsabili e a non pensare a cosa si fa, si cade dentro cose troppo grandi!".. In quei momenti avrei voluto solo dire "cos'hai da guardare, si aspetto una bambina, si ho solo 18 anni, si non sono sposata, no il mio ragazzo non mi ha lasciato, si sto continuando ad andare a scuola e SI sono felicissima di aspettare mia figlia e di diventare madre e se tornassi indietro rifarei tutto ciò che ho fatto e sarei allo stesso punto, PROBLEMI?"
Gli ultimi mesi sono stati molto particolari, ero preoccupata per il parto, cosa di cui ero molto spaventata; avrei voluto fermare ogni madre che vedevo e chiederle come è il parto, quanto si soffre, come affrontarlo; ma non l'ho mai fatto.. Non vedevo l'ora di incontrare la mia bambina, di stare con lei, volevo che il tempo passasse subito per stare con la mia Giuli, però volevo anche che il tempo non passasse mai perché avevo troppa paura; ero immersa in sentimenti, sensazioni, emozioni contrastanti e l'unico modo che avevo per superare quei momenti era non pensarci, continuare nelle piccole cose della quotidianità..
L'ultima visita fatta il 15 di gennaio mi confermò che la mia piccola non sarebbe nata prima di fine mese. Il termine era il 24 gennaio. Una notte sognai che il giorno di nascita di mia figlia era il 25, così era quasi sicura che nascesse quel giorno, ma arrivò anche il 26, poi passò il 27 e il 28. Gli ultimi giorni sono stati un po' pesantini, stare in piedi era sempre più difficile e stancante, mi mancava sempre l'aria e poi mi facevano male le ossa del bacino.
Io ho sempre avuto una forte passione per un artista, attore e cantante, statunitense: Jesse McCartney, amo la sua musica; l'unica che mi fa veramente emozionare. L'ho incontrato al suo concerto nel 2007 e l'anno dopo l'ho incontrato per tre volte in un giorno durante le sue esibizioni a Milano. Avevo tutta la camera tappezzata di poster e fotografie sue, la foto fatta con lui ingrandita in un riquadro.. Avevo ritagliato una miriade di foto sue sui giornali, anche le più piccole e avevo programmato di attaccarle in ogni spazio libero della parete della mia stanza. Il tempo come ho detto non basta mai, così non l'ho mai fatto. Tutto questo fa parte della mia adolescenza e rimarrà per sempre nel mio cuore, ma avevo deciso che prima di diventare madre avrei tolto tutti i poster, dicendo addio alla mia adolescenza, pronta per diventare adulta e madre.. Però in fondo al cuore mi dispiaceva davvero, mi sono decisa solo la sera di giovedì 28 gennaio. Appena finito mi sono messa a dormire e proprio quella sera hanno fatto la loro prima comparsa le tanto temute contrazioni, come se la mia Giulia aspettasse che io fossi veramente pronta a salutare la mia vecchia vita per affrontare quella nuova con lei.
Torniamo al presente, volevo fare gli auguri a tutte le mamme! Io ieri ho partecipato ad una tombola e ho ricevuto il premio come "mamma più giovane".. Auguri!
4 commenti:
gli sguardi di cui parli, li ho ricevuti anchio..ma non mi importava.. sfoggiavo con fierezza la mia pancia.. spesso rispondevo male..pazienza! e io mi sono spesso sentita dire.. ma è tuo? si..
POVERINA..
e lì mi innervosivo davvero..
e non ti dico cosa mi usciva dalla bocca..
gli sguardi lho tuttora.. 21 enne.. sembro una sedicenne quindi immagina.
hai fatto bene a portar avanti la gravidanza! auguri
è piacevole leggerti.Mi ricordo bene gli sguardi,forse perchè sono una mamma giovane pure io. Ho aperto solo oggi il mio blog.Se vuoi passa. Bacio a te e alla tua piccolina (come ti somiglia!!!)
ei ma..non aggiorni più?
Gli stessi sguardi li ho ricevuti pure io che, quando rimasi incinta, di anni ne avevo 21! Ormai se fai figli prima dei 30 anni, sei considerata un'aliena!
Ho letto il tuo blog....i diverbi con la suocera, la scuola da finire...sei stata molto coraggiosa! Guarda la foto della tua piccola Giulia e, bè, non potevi fare scelta migliore!
Quindi, testa alta, fare un figlio non significa smettere di vivere, ma arricchire la propria vita!
Un bacione!
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