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martedì 13 dicembre 2011

Quando la mia Gioia è entrata nella mia vita..

Oggi è il giorno di Santa Lucia, a Bergamo tutti i bambini sono abituati a ricevere i regali in questo giorno. Anche la mia Giulia ha ricevuto i suoi: uno xilofono, i cubetti per fare i puzzle di Winnie The Poo, un puzzle di legno della fattoria e un mini panettone. Era tutta eccitata ieri sera, tutti le dicevano: "Cosa succede domani Giulia?" e lei: "Passa" e noi: "Passa la Santa..." e la mia cucciola: "...Ucia". Adesso sta facendo la nanna, appena si sveglierà la porto a messa dove il nuovo parroco racconterà la storia di Santa Lucia e darà dei regalini ai bimbi, poi andremo all'oratorio a far merenda.. Ma ora toriniamo a quasi due anni fa, al mio racconto, a quando la mia Gioia è entrata nella mia vita..

Ero esausta e tutto quello che accadeva intorno a me lo percepivo con una lieve confusione. Guardavo la mia bimba e pensavo se quello che stavo vivendo non era un sogno, mi sembrava tutto così strano e irreale. Nel frattempo Giulia è stata portata col suo papà a fare il primo bagnetto. Io invece ero ancora su quel letto, venivo medicata e pulita dalle ostetriche e per 45 minuti mi hanno torturato mettendomi i punti, dato che la mia piccola è nata con la manina in bocca e mi ha lacerato la pelle. Quella parte è stata quasi più antipatica del parto stesso, continuavano a bucarmi e a farmi punture di anestetico, non ne potevo più! Volevo un po' di tranquillità!
Più tardi mi hanno riportato la mia bimba tutta vestita, perfino con un cappellino; stava piangendo, così mi hanno spiegato che probabilmente aveva fame. Ho tentato di darle il latte attaccandola al seno, ma per Giulia non era così facile.. Le leccava, ma non succhiava, allora doveva farle assaporare il latte in modo che sentendo il sapore si decidesse a cucciare. Proprio non ci riusciva! Erano ormai le 19.00, così mi hanno portato in carrozzina nel reparto dell'ospedale in modo da far vedere alla mia famiglia e a quella del mio ragazzo la bimba. In quel momento stavo veramente poco bene, le ore passate sveglia, il digiuno e il grande sforzo si facevano sentire, dandomi dei capogiri. Io mi sforzavo di non svenire in modo da non far preoccupare nessuno; finalmente mi hanno messa nel letto e fatto mangiare un po' di passato di verdure in modo da riempirmi un po'. Fuori nevicava e ancor di più mi dava l'impressione di essere in un sogno; una cugina di mia mamma con la figlia mi erano già venute a trovare e hanno regalato alla mia Giulia un completo di jeans con maglietta e un cappellino. La mia Giulia era stata portata nel nido perché era l'ora delle visite e i bambini devono stare in un ambiente protetto in modo da non venire a contatto con i batteri.
Quando i parente se n'erano andati mi ero rilassata e speravo di poter riprendere un po' di forze dormendo un po'. Invece mi hanno subito riportato la mia bimba per provare a darle il latte; un'ostetrica mi ha aiutata e Giulia sembrava aver intuito come succhiare, così mi è stato consigliato di tenerla nel letto anche se ero stanca. La bimba sembrava addormentarsi, ma in realtà dopo mezzora si era risvegliata piangendo. Io tentavo di darle da mangiare, ma non riuscivo, anche se i movimenti mi erano difficili e dolorosi le cambiavo posa nel letto, ma niente, sembrava non voler smettere di piangere. Durante la notte sono passate varie ostetriche per darmi dei consigli sull'allattamento, ma Giulia proprio non ne voleva sapere, così sono andata al nido e abbiamo provato a darle il latte in polvere con il biberon. Mi faceva ridere la mia bimba, invece di succhiare leccava la tettarella! Quando finalmente ha capito come fare, succhiava talmente piano che ha impiegato 10 minuti per bere 5 ml di latte. Dopo di ciò sembrava più tranquilla e le ostetriche mi hanno dato un ciuccio in  modo di farla esercitare nel movimento della suzione e mi è stato raccomandato di tornare per darle da mangiare nel caso avesse ancora pianto. Tornata in stanza speravo che la bimba riuscisse a dormire un po' in modo da farmi riprendere qualche energia, ma niente. Erano già le 6.30 e ancora voleva star sveglia, si guardava in giro, fissava i miei bottoni della camicia da notte, era proprio bella e io le continuavo a dare tanti baci. Fino a un giorno prima non avevo mai visto la piccola creatura che tenevo in braccio e adesso avevo stretta a me la cosa più importante della mia vita, il mio più grande amore. E poi non so come ne quando tutte e due ci addormentammo..

Durante la notte le ho scattato questa foto quando Giulia era sdraiata su di me e si succhiava un dito, che Tesoro..

3 commenti:

Anita ha detto...

ballissimo racconto :))

Chiara ha detto...

Dolcissima :) Che scriccioletto :)

Anita ha detto...

passa da me... c'è un regalo per te ^_^